POLY. T

Fibra POLY. T

Impiego della fibra POLY. T

La ditta EMMEPI solutions , nell’ottica di proporre soluzioni migliorative alla propria clientela, consiglia l’utilizzo delle fibre in diversi campi.
Le fibre POLY. T trovano il loro impiego nel campo della piccola prefabbricazione (pozzetti, cunicoli in cemento, ecc.) e dei piccoli manufatti in calcestruzzo vibro compresso (cordoli, pavimenti drenanti, ecc.) dove oltre a fungere da riduttore delle fessurazioni da ritiro, svolge la funzione di armatura tridimensionale soprattutto nei manufatti soggetti a flessione.
Il manufatto cementizio che però più di ogni altro fa trovare la giusta collocazione alle fibre, perché più di ogni altro sensibile alla problematica della fessurazione, è certamente la pavimentazione industriale in quanto trattasi di una lastra in calcestruzzo di estesa dimensione avente spessore molto sottile.
Nelle pavimentazioni in calcestruzzo le fibre POLY. T dosate in maniera adeguata oltre a migliorare le caratteristiche del manufatto sono in grado di sostituire la rete elettrosaldata quando questa non abbia la funzione di armatura primaria.


La fibra POLY. T è una fibra strutturale a base di poliestere estruso (PET)a fibre orientate, con una buona resistenza a trazione.
La sua superficie leggermente goffrata permette un ottimo aggancio alla matrice cementizia del manufatto e un’elevata resistenza allo sfilamento dalla stessa.
Il suo peso specifico, che si avvicina a quello del cemento e della sabbia, permette alla fibra POLY. T di amalgamarsi perfettamente all’interno dell’impasto e di non galleggiare anche in presenza di calcestruzzi con consistenza superfluida, tipica delle pavimentazioni industriali, evitando così il fenomeno dell’affioramento superficiale tipico delle fibre in polipropilene.
Le fibre POLY. – T20 – T30 – T42 grazie alle loro caratteristiche dimensionali possono essere inserite nella miscela di calcestruzzo come ultimo ingrediente e non necessitano di essere distribuite nel nastro trasportatore durante le operazioni di carico dell’autobetoniera.
Questo permette che l’aggiunta delle fibre POLY. T possa essere effettuata anche in cantiere prima dello scarico del calcestruzzo.
Per le sue dimensioni si mescola uniformemente all’impasto cementizio, evitando di generare i “grumi” o grovigli che creano problemi alle pompe per calcestruzzo ma soprattutto eliminando l’effetto “affioramento superficiale” quando il calcestruzzo viene lavorato in classe di consistenza “S5”.

Impieghi specifici delle fibre POLY. Y

  • Pavimentazioni industriali standard, pavimentazioni industriali posate su vecchie pavimentazioni in calcestruzzo, pavimentazioni a basso spessore pavimentazioni stampate;
  • Nelle condizioni di pavimentazioni soggette a grande movimentazione di muletti, transpallet e mezzi pesanti in genere;
  • Manufatti in cemento:
    1. Pozzetti, vasche biologiche e manufatti in genere;
    2. Piccola prefabbricazione;
  • Strutture in ambiente marino o in presenza di cloruri;
  • Opere dove il calcestruzzo richiesto sia in Classe di Esposizione XD, XS e XA;
  • Getti spritz-beton per calcestruzzi in gallerie e opere sotterranee e rinforzo pareti rocciose.
  • Massetti autolivellanti

DOSAGGIO:
Da 2 a 6 kg./m³ in base all’incremento della resistenza a trazione che si vuole ottenere.
Ove siano richiesti dosaggi più elevati per aumentare le performance del manufatto, è possibile arrivare a 10 kg / m³ senza compromettere la lavorabilità dell’impasto.

Campi di applicazione delle Fibre POLY. T

Comportamento al fuoco delle fibre

La sua temperatura di fusione a 253 gradi diventa un vantaggio, perché agevola la fuoriuscita dell’umidità di ritenzione con conseguente diminuzione della pressione interna, limitando o addirittura eliminando il fenomeno dello “spalling” al calcestruzzo.

Vantaggi delle fibre POLY. T

Le fibre POLY.T avendo una buona resistenza alla trazione incrementano la duttilità e la durabilità del manufatto aumentandone la vita media per la notevole riduzione delle fessurazioni dovute al ritiro.

Nozioni sulle Fibre POLY. T

POLY. T 20

Kg. 1,00 di prodotto = n° 60.000
pari a ml. 1.200 di filamento

POLY. T 30

Kg. 1,00 di prodotto = n° 40.000
pari a ml. 1.200 di filamento

POLY. T 42

Kg. 1,00 di prodotto = n° 30.000
pari a ml. 1.200 di filamento

Scheda tecnica Fibre POLY. T

Materiale Polietilene estruso tereftalato a fibre orientate
Aspetto Fibra Monofilamento
Lunghezza POLY. T20 20 MM. +/- 1
Lunghezza POLY. T30 30 MM. +/- 1
Lunghezza POLY. T42 42 MM. +/- 1
Larghezza 1,45 mm
Spessore 0,45 mm
Colore Antracite – Grigio mm
Peso specifico 1,38 kg/dm³
Resistenza a trazione 450 – N/mm²
Tempo Vebè calcestruzzo con 4 kg/mc 9 secondi
Diametro equivalente 7 %
Punto di fusione ca. 253° C
Modulo elastico young 14.000 N/mm²
Assorbimento acqua 0,04 %
Resistenza acidi/alcali Ottima
Classificazione secondo EN 14889-2 Classe 1

Risultati ottenuti alle condizioni standard di temp. di 23°C ± 2. Umidità relativa al 50 % ± 5. Ventilazione min. di 2 m/sec.. Certificato di conformità CE n° 1372-CPR-2459 rilasciato dall’organismo n°1372 con le prestazioni in accordo alla norma UNI EN 14889-2.

Sacchi di polietilene trasparente da 5,00 kg.
A richiesta del cliente sacchi di polietilene trasparente da 2,00 kg.
Pallettizzate su pallet da 500,00 Kg. protetto con film estensibile trasparente.

Stoccare in luogo riparato dal sole e dal gelo.
Possibilità di stoccaggio per brevi periodi in aree esterne non coperte.

A calcestruzzo confezionato, come ultimo ingrediente, immettere le fibre nell’autobetoniera oppure vuotare i sacchi sul nastro trasportatore insieme all’inerte.

Da 2 a 6 kg./m³ in base all’incremento della resistenza a trazione che si vuole ottenere.