POLY. T

La fibra POLY. T è una fibra strutturale a base di poliestere estruso (PET)a fibre orientate, con una buona resistenza a trazione.
La sua superficie leggermente goffrata permette un ottimo aggancio alla matrice cementizia del manufatto e un’elevata resistenza allo sfilamento dalla stessa.
Il suo peso specifico, che si avvicina a quello del cemento e della sabbia, permette alla fibra POLY. T di amalgamarsi perfettamente all’interno dell’impasto e di non galleggiare anche in presenza di calcestruzzi con consistenza superfluida, tipica delle pavimentazioni industriali, evitando così il fenomeno dell’affioramento superficiale tipico delle fibre in polipropilene.
Le fibre POLY. – T20 – T30 – T42 grazie alle loro caratteristiche dimensionali possono essere inserite nella miscela di calcestruzzo come ultimo ingrediente e non necessitano di essere distribuite nel nastro trasportatore durante le operazioni di carico dell’autobetoniera.
Questo permette che l’aggiunta delle fibre POLY. T possa essere effettuata anche in cantiere prima dello scarico del calcestruzzo.
Per le sue dimensioni si mescola uniformemente all’impasto cementizio, evitando di generare i “grumi” o grovigli che creano problemi alle pompe per calcestruzzo ma soprattutto eliminando l’effetto “affioramento superficiale” quando il calcestruzzo viene lavorato in classe di consistenza “S5”.
- Pavimentazioni industriali standard, pavimentazioni industriali posate su vecchie pavimentazioni in calcestruzzo, pavimentazioni a basso spessore pavimentazioni stampate;
- Nelle condizioni di pavimentazioni soggette a grande movimentazione di muletti, transpallet e mezzi pesanti in genere;
- Manufatti in cemento:
1. Pozzetti, vasche biologiche e manufatti in genere;
2. Piccola prefabbricazione; - Strutture in ambiente marino o in presenza di cloruri;
- Opere dove il calcestruzzo richiesto sia in Classe di Esposizione XD, XS e XA;
- Getti spritz-beton per calcestruzzi in gallerie e opere sotterranee e rinforzo pareti rocciose.
- Massetti autolivellanti
DOSAGGIO:
Da 2 a 6 kg./m³ in base all’incremento della resistenza a trazione che si vuole ottenere.
Ove siano richiesti dosaggi più elevati per aumentare le performance del manufatto, è possibile arrivare a 10 kg / m³ senza compromettere la lavorabilità dell’impasto.














Materiale | Polietilene estruso tereftalato a fibre orientate |
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Aspetto | Fibra Monofilamento |
Lunghezza POLY. T20 | 20 MM. +/- 1 |
Lunghezza POLY. T30 | 30 MM. +/- 1 |
Lunghezza POLY. T42 | 42 MM. +/- 1 |
Larghezza | 1,45 mm |
Spessore | 0,45 mm |
Colore | Antracite – Grigio mm |
Peso specifico | 1,38 kg/dm³ |
Resistenza a trazione | 450 – N/mm² |
Tempo Vebè calcestruzzo con 4 kg/mc | 9 secondi |
Diametro equivalente | 7 % |
Punto di fusione | ca. 253° C |
Modulo elastico young | 14.000 N/mm² |
Assorbimento acqua | 0,04 % |
Resistenza acidi/alcali | Ottima |
Classificazione secondo EN 14889-2 | Classe 1 |
Risultati ottenuti alle condizioni standard di temp. di 23°C ± 2. Umidità relativa al 50 % ± 5. Ventilazione min. di 2 m/sec.. Certificato di conformità CE n° 1372-CPR-2459 rilasciato dall’organismo n°1372 con le prestazioni in accordo alla norma UNI EN 14889-2.
Sacchi di polietilene trasparente da 5,00 kg.
A richiesta del cliente sacchi di polietilene trasparente da 2,00 kg.
Pallettizzate su pallet da 500,00 Kg. protetto con film estensibile trasparente.
Stoccare in luogo riparato dal sole e dal gelo.
Possibilità di stoccaggio per brevi periodi in aree esterne non coperte.
A calcestruzzo confezionato, come ultimo ingrediente, immettere le fibre nell’autobetoniera oppure vuotare i sacchi sul nastro trasportatore insieme all’inerte.
Da 2 a 6 kg./m³ in base all’incremento della resistenza a trazione che si vuole ottenere.